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LE GRATIE D'AMORE
DI CESARE DE NEGRI MILANESE
DETTO IL TROMBONE,
MAESTRO DI BALLARE.

Trattato Primo.

Dove si contengono i nomi de più famosi Ballarini che fiorirono al tempo
dell'Autore, i luoghi è grandi personaggi, dove,& dinanzi
à quali ha l'Auttore Ballato.

Mascherata fatta dall' Auttore in honore del Sereniß. Sig. Don Gio: d'Austria,
& altre mascherate fatte con altri gran principi, alla presenza
de quali ha l'Auttore Ballato.

Entrata in Milano della Sereniss. Regina di Spagna.

Entrata in Milano della Sereniss. Infante, & del Serenissimo Arciduca
Alberto d'Austria.

Nome de'Cavalieri, & delle Dame di Milano, che nel tempo dell'Auttore hanno
leggiadramente Ballato.

Tempo nel qual l'Auttore diede principio ad usar i Balletti di più sorti,
vaghi, e leggiadri.

DAPOI d'hauer tra me stesso molto tempo considerato so-
pra il fuggeuole corso di questa nostra vita mortale, emmi
finalmente paruto di seguire di coloro l'orme, i quali col
mezo delle loro fatiche giuuti à qualche grado di perfettio-
ne, si sono ingegnati di far in maniera, che nella memoria
de gl'huomini vivessero pur anche morti, è non fusse del tut
to col corpo spenta la fama delle loro gloriose attioni. & avvenga, che per
lo mio poco valore, io cosa in luce mandar non possa, che nome habbia,
ad'acquistare d'Illustre; tuttavia, per non mancar à me stesso, & à molti,
che pur hanno desiderato nella mia Città di Milano, & in tutta Italia che si
riducesse à qualche forma & regola l'arte del ballare; ho stimato di far quan
t'io potrò, per appagar questo lor honorato disio; & se non arriverò à quel
segno, ch'eglino meritano, aprirò almeno gl'occhi à gl'arlti, che meglio
di me lo potranno fare, & desterò ne gl'animi loro spirito tale, che forse à
quel poco ch'io faccio hora, aggiugneranno poscia essi col tempo quel mol
to, che fanno. ne da questo pensiero m'ha potuto rimuovere il sapere, che



molti già intorno à ciò habbiano scritto, fra quali v'è il non mai abastanza
lodato Messer Fabritio Carroso da Sermoneta, che nelle mani di tutti i vir-
tuosi di quest'arte, se ne và con molta sua lode; E s'è vero, come è verissimo,
che alle ritrovate cose di qualch'altra aggiugner se ne possa ; si vedrà da
questa opera che de'salti del fiocco, & di capriole, & di passi, & di salti,
& di mutanze, & di balletti, dopo il suo tempo, e stata non poco per mia
inventione arricchita la virtù del ballare, cosa che è d'utile, e di gusto potrà
esser à chiunque che di saper varie cose cura si prenda; ancorche per fine non
habbia d'attender all'essercitio nostro. Hora, in quanto pregio sia stata sem
pre questa virtù, ben potrei io al lungo mostrare, se ad altri havessi questa
mia opera ad indrizzare, che à Cavalieri, & à dame; che pur fanno la mag-
giore, e la più bella parte di tutta la creanza, & de'costumi esser posta nel
ballare: e vero, che l'armeggiare essercitio è molto nobile, il che dico etian-
dio del cavalcare, ma non tutti sono à ciò far atti; e sembra, per vero dire,
che di Marte sieno proprij, non di Venere, come è il nostro, albergatrice,
e posseditrice de cuori gentili, Ballano i Prencipi, è nel ballare più che in al-
tra cosa la loro gravità mostrano, ballano i Cavalieri, e con ciò la lor leggia-
dria fanno vedere; ballano, le Dame, & ecco il vero mezo di scoprire la gra-
tia, che serbano in tutti i movimenti; Finalmente balla tutto il mondo, e chi
d'agilità, chi di prestezza, chi di forza, e chi d'una, & chi d'altra cosa, ne ri-
porta da gli spettatori loda non picciola. Fiorirono anche in tutti i tempi,
& in ogni parte maestri in quest'arte Illustri; chiaro inditio è segno, ch'ella
sia sempre stata pur'assai stimata, & accioche la memoria di coloro, che, io
ho'all'età mia conosciuti per difetto di scrittori non sia nelle tenebre se peli-
ta, hò deliberato per cominciamento della mia opera di quì annoverargli,
è sono questi.

Nomi di tutti i più famosi ballarini, che fiorirono nel secolo dell'Autore.
Cap. I.

PIetro Martire Milanese al tempo di Paolo Terzo, fù dal Sereniss.
Duca Ottavio Farnese in Roma per molto tempo, con buonissi-
mi stipendij ritenuto, è da S.A. pur'assai amato, & egli col valor
suo molte belle invenzioni, & di balletti, & di gagliarde recò
in luce.

Francesco Legnano Milanese, per la gratia, è leggiadria sua quanto sia stato ca-
ro all'Imperatore Carlo Quinto, & al Potentissimo Rè nostro Filippo II. &
ad altri Prencipi, assai lo fanno sapere gli stipendij, c'hebbe, & i doni con
che fù riconosciuto, che per esser noti al mondo, non starò à raccontargli.

Lodovico Palvello, molte volte ballò dinanzi ai Rè di Francia Henrico II. & al
Rè di Pollonia, è carico si può dire di doni à casa se ne tornò, il cui valore fu
infinito, e meraviglioso nella prestezza della gamba.



Stefano figliuolo del Manzino da Bologna, nel volteggiar à cavallo, & nel far
salti mortali, & altri, & nell'andare sopr'haste, & nel ballare la gagliarda
fu stupendo, & à tutti si rendè gratissimo, & hora molti scolari, & allievi
suoi rendono di loro in quest'arte non poco conto.

Pompeo Diobono milanese, del quale è pur fresca la memoria dotato dalla na
tura d'una suelta, bella, e proportionata vita; ben si può dire, con pace de
gl'altri, che tra i maestri della nostra arte, egli n'habbia la corona riportata;
e chi conosciuto non l'havesse giamai, all'andar gaio, al portamento della
vita, alla gratia, con che accompagnava tutti i movimenti suoi ben detto
harebbe quegli è ballarino. mastro egli fu mio, mentre stette in Milano; ma
richiesto da Monsignor di Brisacco, ViceRè in Piemonte, con esso lui in
Francia se n'andò, & io dopò la partenza sua, nel 1554. cominciai ad inse-
gnare nella detta città di Milano. Ma chi potrebbe creder gl'honori, che
gli furono fatti, & i gradi, che gli furono dati nella corte del Rè Enrico se-
condo, che pur Governatore la costituì del suo secondo figliuolo Carlo Du
ca d'Orltans, e stipendij gl'assegnò di ballarino di 200. franchi, & di vallet-
to di camera di 260. che piu? havea mille franchi ancora di p&etilde;soine, e 160.
per lo vestire; ne potrei così tosto annoverar i gran presenti, che da diversi
Principi furlongli in poco tempo fatti; e se à Dio fusse piaciuto, che più lun-
go corso di vita havesse havuto il Duca, dopoi che Rè fù incoronato di Frã-
cia, è Carlo nono chiamato, forse la città nostra di Milano haurebbe vedu-
to in persona d'un suo cittadino, i maggiori gradi di tutta Francia ne man-
cò pur tuttavia dopò la morte di Carlo nono, Enrico terzo che succedesse,
di confermargli le piazze, e le pensioni dategli dal Rè morto, non solo sua
vita durante, ma per gli figliuoli ancora; avenga che non habbia per sua di
sgratia potuto il premio godere delle sue fatiche.

Virgilio Bracesco milanese, insegnò anch'egli à ballare al Rè di Francia, Enri-
co secondo, & à Delfino suo primo figliuolo, che fu poi incoronato Rè di
Francia, e detto Francesco secondo. ma sarei troppo lungo, se de gli stipen
dij, e doni grandissimi, che da quel gran Rè questi hebbero, io ad uno, ad
uno in questo luogo raccontar volessi, basta à dire che non gli mancò fortu-
na al suo merito corrispondente, e che tutte le provisioni, & piazze dategli
dal Rè Francesco, benignamente furongli da successori di lui confermate.
Finalmente in Ispagna se n'andò con la Serenissima Reina, sorella d'Enrico
terzo Rè di Francia, & moglie del nostro potentissimo Rè di Spagna Filippo
II. è colà avanti à sua Maestà ballò è della destrezza, è leggiadria sua, lode ne
riportò è premio honoratissimo.

Lucio Compasso Romano, è stato valenthuomo nella professione del ballare al
la gagliarda; hà scritto diverse mutanze della gagliarda, ha fatto scuola in
Roma, & in Napoli fioritissima.

Gasparo di Avanzi Veronese, qual è nella professione del ballare eccellente, ha
sempre fatto scuola honorata in molte città di Lombardia.



Gio. Pietro Fabianino, detto Ruffino Lodigiano, ha insegnato la virtù del bal-
lare in Milano à diverse Dame, & mercè della bella gratia, ch'egli haueua
fu ricercato da alcuni Cavalieri, & Dame genovesi, & egli colà se ne andò,
& hà poi sempre insegnato balletti ad una gran parte delle Dame nobili di
quella città, quali sono riuscite eccellenti, di più ha composto diversi balli,
& è sempre stato in detta città.

Bernardino de'Giusti da Turino Maestro di ballare molto garbato qual è sem-
pre stato al servitio dell'Altezza Serenissima del Duca di Savoia fà buonissi-
ma scuola in detta città.

Gio. Paolo Ernandes romano ha fatto scuola di ballare in Napoli, & in Ro-
ma, & è stato in Francia per la sua rara virtù stipendiato dal gran Priore fra-
tello del Rè di Francia Enrico terzo, dapoi hà sempre fatto scuola in Ro-
ma molto honorata, & è sempre stato nella virtù agile, & garbato nel bal-
lare la gagliarda, & il canario, & altre sorti di balli, & è stato inventore di
molte belle mutanze del detto canario.

Fabricio Caroso da Sermoneta, di cui habbiamo di sopra fatto mentione non
solo è stato di molte belle cose in questa virtù inventore, mà come dicem-
mo, hà mandato in luce un bellissimo libro, testimonio del suo valore ben
chiaro, & illustre.

Gio. Ambrosio Valchiera milanese, ha fatto scuola in Milano poi ricercato da
alcuni Prencipi Fiammenghi, quiui se ne andò, & hebbe da quei Signori
quanto potè desiderare giamai. Ultimamente venne al servigio del Sere-
nissimo Emanuel Filiberto Duca di Savoia, è fù fatto mastro del Serenissi-
mo Carlo Emmanuelle suo figliuolo, à cui non solo il ballare insegnò,
ma lo schermire ancora, & in quel seruigio con molta sua gloria e vivuto
sempre.

Alessandro Barbetta, nella scuola successe del Manzino, che sopra habbiamo
nominato, & è poi stato un tempo al servigio dell'Altezza del Duca di Ba-
viera, stipendiato convenevolmente da par suo; oltre che era dispostissimo
nel ballare la gagliarda, è miracoloso nel volteggiare à cavallo, & in fare
molte sorti di salti al presente fà con grand'honore scuola in Bologna.

Martino da Asso milanese, è stato discepolo del mio Maestro, & hà sempre te-
nuto scuola in Milano, & è stato agile nel ballare la gagliarda, & ha compo-
sto belle bizzarie, & molte da mattaccino.

Gio. Battista Varade milanese, detto il Cibrè, è stato discepolo del mio Mae-
stro, ha fatto scuola in Milano, & in Roma di ballare, & di schermire, &
è stato valente Maestro nell'una, & nell'altra professione.

Zaccheria cremonese, molt'anni hà, che fa scuola di ballare in Padova, & ha
insegnato la virtù à diversi Signori, e Cavalieri, & tramontani, & ad altre
nationi, & è molto prattico, è gentile nell'insegnare questa virtù.

Gio. Francesco Giera milanese, è stato mio discepolo, & ha servito vent'anni
ad Enrico terzo m&etilde;tre era Rè di Pollonia, & quando ancora fù incoronato



Rè di Francia stette sempre alla sua corte sin'alla sua morte, con una piazza
di 300. franchi con la spesa che faceua per lui, & per un servitore, oltre ad
un'altra pensione di 800. franchi, & altri doni che da Sua Maestà gli furo-
no dati.

Gio. Ambrogio Landriano milanese detto Mazzacastroni è stato mio discepo
lo è pure anco al presente fa buonissima scuola in Milano, è stato molt'anni
al servigio d'un gran Duca di Pollonia molto bene stipendiato, è con reali
doni bene spesso riconosciuto.

Cesare Appiano milanese è stato mio discepolo, molto disposto, è garbato nel
ballar gagliarde, & hà insegnato la virtù à diversi Cavalieri della nostra
città, & d'Anuersa.

Gio. Stefano Faruffino milanese, è stato mio discepolo, ne di qual si voglia al-
tro men'esperto in questa professione, hà tenuto scuola molt'anni in Pa-
via, & ha insegnato la virtù à molti Cavalieri, & Dame, & hora fa scuola ho
norata quanto si può più dire in Milano.

Giulio Cesare Lampugnano milanese, ancora egli mio discepolo non meno
eccellente in questa professione di quanti io habbi conosciuto mai, per cõ-
mandamento dell'Eccellentissimo Sig. Duca di Terra nova Governatore di
Milano, andò con buona provisione, à servire alla corte del potentissimo
Rè Filippo II. nostro Signore, & insegnò à ballare, & volteggiare à cavallo
à suoi creadi, finalmente per buona pezza in cotal servigio dimorato haven
do à molta parte de Baroni, & Signori della Corte di S. Maestà Cattolica in-
segnato, si partì per Italia cõ l'Altezza Serenissima dell'Infante Donna Cate-
rina moglie del Serenissimo Duca di Savoia, & amendue questi benignis-
simi Principi lo riconobbero con larghi presenti, così solo da lor'preso con-
gedo, da Turino se ne venne à Milano, dove fa honoratissima scuola.

Pietro Francesco Rombello, è stato discepolo del mio Maestro, & ha fatto
in Milano, in Pavia, in Padova, & in altri luoghi scuola molto hono-
rata, poi se n'è ritornato à Pavia dove à buona parte de Signori studenti,
& di quei Cavalieri con molta sua lode hà insegnato gagliarde, è balletti.

Giovanni Barella detto il Visconte, è stato mio discepolo, & ha tenuto scuo-
la in Milano, & in molt'altre città di Lombardia, & al presente si ritrova
al servitio dell'Eccellentissimo Sig. Duca d'Urbino.

Gio. Stefano Martinello da Pesaro, è venuto alla mia scuola molto tempo ad
imparare, & dopo d'havere tenuto scuola in Bologna, & in Venetia per
molt'anni, pregato se n'andò al servitio dell'Arcivescouo di Colonia, fra-
tello dell'Altezza del Duca di Baviera, dal quale oltra li donatiui era benis-
simo stipendiato, e per non passarla con molte parole, dirò che egli ha havu
to pochi pari, e niuno superiore.

Francesco Bernardino Crespo milanese, è stato mio discepolo, & ha fatto
scuola in Milano, & in altre città, & finalmente in Turino, & di dispostez-
za non cedeva à qual altro del suo tempo.



Orlando Botta da Compiano è stato mio discepolo, & ha fatto scuola in Pavia,
in Venetia, & in altre Città, & al presente fa scuola magnifica in Padova, &
è molto favorito per la sua gran gentilezza, la quale accompagna molto que
sta virtù del ballare.

Cesare Agosto Parmegiano, è stato mio discepolo molto leggiero, disposto, &
garbato nel ballare la gagliarda, e virtuoso nella musica, & nel sonare di
Liuto, & è stato in Fiandra al servitio di gran Prencipi, & al presente serve
all'Illustrissima Signora Marchesa di Soragna con buono stipendio.

Carlo Beccaria Milanese, è stato mio discepolo, se n'andò poi alla Corte del-
l'Imperatore Ridolfo, ove hà insegnato à ballare, & à volteggiare à cavallo
à suoi creati, & à Baroni, & Signori della Corte del Duca Ernesto, & è stato
molto favorito da quei Signori per la sua virtù.

Gio. Battista Pescorino Milanese è stato mio discepolo, hà fatto scuola in Mi-
lano, & in altre città cõ molta sua riputatione, & hora fa scuola in Venetia.

Pompeo è Ruggiero figliuoli di Stefano Faruffino ambidue Maestri, vanno per
le Città d'Italia à insegnare la virtù del ballare, & sono eccellenti nella pro-
fessione, è molti garbati.

Girolamo Cremonese ha imparato alcune mutanze da me, & è molto garbato
nel ballare la gagliarda, & baletti, & al presente fa bonissima scuola in Cre-
mona, & insegna alla maggior parte della nobiltà.

Claudio Pozzo Milanese è stato mio discepolo, & ha insegnato à ballare alla
corte del Duca di Lorena, al presente fa scuola in Bergamo con suo grande
honore.

Gio. Domenico Martinelli Maestro di ballare, fa buona scuola in Milano, &
è disposto & polito nel ballare la gagliarda, & altri balli.

Gio. Maria Genovese detto il Coralliero, fa scuola di ballare in Genova, & per
la sua agilità, & gratia insegna la virtù ad una gran parte della nobiltà di det
ta città. Michel Angelo Varade Milanese mio allevo, che tiene conto della
la mia Scola, & disposto nel ballare è virtuoso nel suonare.

Pietro Antonio Guascone Antonio Aluigi Sovico, Giacomo Filippo Gravedo
na Aurelio Melira, Gio. Paulo Porrone, Gio. Battista Sovico nel volteggia-
re al cavallo quasi al pari d'ogni eccellente maestro, sono disposti nel balla-
re la gagliarda, & altri balli, come anco Gio. Andrea Mellera, & Annibale
Bottinone.

Et ecco tutti coloro, che degni mi sono paruti di lode, i quali ben possono col
loro essempio nõ solo far'istimar questa virtù, ma anche invitar molti è mol
ti à doverla imparare, che se essercitio vi può essere al mondo, che occasio-
ne porga all'huomo di farsi conoscere da grã Signori è Pr&etilde;cipi, questo senz'
altro, è'l primo, & acciò che più chiaro appaia quanto io dico, non voglio
lasciare d'annoverare trà infinite alcune memorabili occasioni che à me so-
no avvenute di ballare, & d'essere da Prencipi amato e favorito.



Luoghi e gran personaggi, dove, e dinanzi à quali hà l'auttore
ballato. Ca. II.

LA prima volta ch'io entrassi giamai à ballare in luogo degno di
memoria fù alla presenza dell'Illustriss. Sig. Cardinale di Trento,
dapoi dell'Eccellentiss. Sig. Duca d'Alva, & dell'Eccellentissimo
Sig. Don Giovanni di Figaroa, mentre che erano questi Prencipi
al governo di Milano, è per non far confusione de'nomi, spieghe
rò ad uno ad uno questi gran personaggi. Hò ballato alla presenza dell'Ec
cellentissimo Sig. Duca di Sessa mio Signore, & padrone. Ho ballato dinan
zi à Prencipi Ridolfo, & Ernesto figliuoli di Massimiliano Imperatore, quã
do di Lamagna se ne vennero à Milano per andarsene in Ispagna, alla Cor-
te di Sua Maestà Cattolica, anzi più volte insegnai loro molte belle cose, è
ne fui con grandissimi doni ricompensato.

Ho ballato alla presenza dell'Eccellentissimo Sig. Marchese di Pescara mentre
era al governo di Milano, e più volte ho à sua Eccellenza insegnato à balla-
re, poscia andai à Mãtoua con esso lui alle nozze del Serenissimo Sig. Duca
Guglielmo, & ancora alla presenza di quel Altezza, & di molt'altri Prenci-
pi ch'iui si trovavano in quell'occasioni, ballai più volte è fui rimandato à
Milano con infiniti donatiui.

Quando venne al governo di Milano l'Eccellentissimo Sig. Duca dal Borchec-
cho mio Signor mi cõmisse che io andassi à servire l'Illustrissimo Sig. Conte
de Cifonte, che fu poi Castellano di Milano, il quale era venuto di Spagna,
per andare alla giornata di Malta, all'hor che il Turco, havendo preso Sãt'
Elmo assediava il borgo di Malta, è cosi in tutto quel viaggio non l'abban-
donai pur'un'poco, è con quell'occasione à Genova ballai dinanzi all'Eccel
lentissimo Sig. Andrea Doria, in Napoli dinanzi all'Eccellentissimo Sig. Du
ca di Arcalà ViceRè di quel Regno, in Cicilia dinanzi all'Eccellentissimo
Sig. Don Grazia di Toledo ViceRè & Ammiraglio del mare, nel luogo di
Malta, dopò la partita del Turco, dinanzi al gran Maestro, & à molti Cava-
lieri ch'erano venuti à quella giornata; In Saragozza dinanzi al Duca di Ter
ranuova che fu poi Governatore di Milano, un'altra volta, à Napoli nel ri-
torno dinanzi al Duca di Mont'Alto.

In Fiorenza ballai inanzi all'Altezza del Gran Duca Cosimo de'Medici, & del
Prencipe Francesco suo figliuolo, & del Sig. Paolo Giordano Orsino, & d'al
tri Cavalieri.

Adi 26. di Luglio 1571. entrò nel porto di Genova cõ quarãtadue galee , è due
navi grosse l'altezza del Sig. Don Giovanni d'Austria co'due Prencipi Ridol
fo hora Imperadore, & Ernesto suo fratello, che dalla corte se ne veniuano
del Re Filippo II. N.S. & à 29. di detto mese l'Eccellentissimo Sig. Gio. An-
drea Doria fece in Genova un banchetto à cinquanta due Dame delle princi
pali della città, tutte vestite d'ermesino, e di raso bianco, ornate di bellis-



sime gioie. e si seruì à diciotto piatti, poi fece una gran festa, dove l'Altez-
za del detto Sig. Don Giovanni d'Austria, & i due Principi vennero masche
rati, col Principe di Firenze, con quello di Urbino, & con quello di Parma,
& con molti Cavalieri Italiani, e Spagnuoli, con tal'occasione trovandomi
io per caso là ballai alla presenza di tutti questi gran Prencipi, & fuor d'ogni
mio merito, fui da tutti loro favorito; ma al primo d'Agosto l'Altezza del
Sig. Don Giovanni si partì per Napoli con le galee, e dirizzando le vele ver-
so Ferrara, arrivò con li già detti due Prencipi, & alloggio à Tessarolo, do-
ve l'Eccellentissimo Signor Duca dal Borcheccho, accompagnato da tutti i
Feudatari di Milano, andò à riceverlo, quindi poi andando à Brussello, luo-
go del Serenissimo di Ferrara, dove stava aspettandoli, nel viaggio stesso
hebbi gratia di ballar nel bucentoro di S.A. e n'acquistai molti donatiui.

Adi 6.di Maggio 1574. ballai dinanzi all'Altezza del Sig. Dõ Giovanni d'Au
stria nel palazzo di Vigeuano, dove era alloggiata sua Altezza, che pur al-
l'hora se ne veniva dall'impresa di Tunisi di Barberia; Hora io stetti colà ot-
to giorni, & insegnai à sua Altezza molte e molte cose, che sommamente
gli gustarono, onde ordinò che mi fussero fatti infiniti donatiui.

Adi 26. del detto mese andai un'altra volta dinanzi à S.A. & all'Eccellentiss.
Sig. Marchese d'Aiamonte mio patrone, che all'hora lo Stato di Milano go
vernava, & con esso meco condussi cinque giovani disposti miei discepoli,
vestiti da mattaccino, è quiui ballammo la gagliarda, poi si fecero more-
sche, & molti givochi da mattaccino, de'quali questi Prencipi presero gran-
dissimo gusto per non haver altra volta veduto far simili givochi con tanta
agilità è destrezza.

Mà non posso io quì lasciare di descriucre, una mascherata da me inventata,
& à mia spesa fatta all'hora dinanzi alla Serenissima Altezza del detto Sig.
Don Giovanni, & Alessandro Prencipe di Parma, & à gl'altri Eccellentissi-
mi Signori Marchesi d'Aiamonte, & il Sig. Ottavio Gonzaga, i quali tutti
pur mi favorirono di vederla passar sopra'l corso di Porta Romana, luogo à
cotali spettacoli destinato, stando eglino nel palaggio che fu d'Agosto Vi-
cino; & hora della Sig. Contessa Delia Angosciuola, nella facciata d'esso, è
dipinto Carlo Quinto Imperatore, e diversi Prencipi Italiani che servirono
nelle guerre. Sò che parrà forse à molti che non faccia à proposito, essendo
molto differente da quello ch'io ho proposto di trattare, mà poi che essa fu
all'hora stimata cosa degna di Prencipi, penserò che non dourà esser hora
discaro à lettori miei Signori di quì vederla in quel miglior modo, che sia
possibile rappresentare, il che fatto seguirò poi anche il filo di quei Prencipi,
che mi hanno favorito di vedere à ballare.



Mascherata dell'Autore fatta adi 26. Giugno 1574. in honore dell'Altezza Sere-
nißima il Sig. Don Giovanni d'Austria, alla presenza di molti Prencipi
che con esso lui si trovauano. Cap. III.

PRimieramente venivano cinque trombetti vestiti all'antica cõ cap
pelli, & piume conforme all'impresa di S.A. Serenissima poi ve-
niva un vestito superbamente all'antica da Gratiano; à quali an-
dava dietro Pane Dio de'Pastori con la Siringa in mano.

1 Il primo personaggio era il Pensiero con veste lunga bigia. Sedeva sopra un
quadro perfetto, & così assentato andava, & haveua un gufo sopra le spal-
le, che significa la notte, è sosteneva con la man destra la guancia.
Seguiva un Pastore sonando il cornetto.

2 Il Sospetto nudo, e teneva con ambe due le mani un'Anguilla.
Seguiva poi un Pastore sonando il trombone.

3 L'Ardim&etilde;to cõ corazza, e con scimitarra all'antica, che cavalcava un leone.
Seguiva un pastore sonando una cornamusa.

4 La Repulsa vestita all'antica, col viso voltato alla man destra, e con sembian
te infuriato con la sinistra alla rovescia mostrando in quella due fave nere.
Seguiva un Pastore sonando un fiffero.

5 Il Desiderio in veste rossa, & portava due sproni nella man destra, & due mã
tili sotto'l braccio sinistro.
Seguiva un Pastore con una dolzana.

6 La Sollecitudine nuda giaceva fra le spine.
Seguiva un Pastore con un flauto.

7 La Speranza vestita di verde, e riguardava a man sinistra verso il cielo con
un'arco, & una saetta rotta nella man destra, nell'altra mano un vase con una
cornacchia dal medesimo lato.
Seguiva un Pastore con una Diana.

8 La Paura, un mostro con la faccia, e petto di donna, le corna di cervo, il pie
di Daino, la coda di lepre, le mani finalmente di donna alzate ambedue
in guisa di spavento, con una briglia pendente al braccio.
Seguiva un Pastrore con una spinetta.

9 La Gelosia c'havea velati gl'occhi cominciando dal piede tutta, è traversa
ta d'un serpente; il quale uscendole per lo braccio destro passava à ferirle il
cuore.
Seguiva un Pastore con una viola da gamba.

10 Lo Sdegno havea la pietra, è l'accialino in mano. e s'ingegnava di far cader
le fauille sopra un fascetto di paglia, che teneva legato al braccio, & era ve-
stito all'antica.
Seguiva un Pastore con un violino.

11 La Discordia vestita di mille colori, scapigliata con capelli neri rossi, & bian
chi intrecciati, e teveua un liuto in mano, alquale tagliava tutte lecorde.



Seguiva un Pastore sonando un liuto.

12 L'Affanno, sedeva sopra d'un quadro perfetto, & cosi assentato andava ve
stito di nero col capo basso, stracciandosi le vesti.
Seguiva un Pastore con una lira.

13 Il Sospiro haveua intrecciate le braccia, guardando verso'l Cielo à bocca
aperta.
Seguiva un Pastore con una cetera.

14 Il Pianto s'asciugava gl'occhi con un velo vestito di nero all'antica.
Seguiva un Pastore con una piva.

15 La Disperatione stracciavasi le chiome, correndo sopra una tigre sfrena-
tamente.
Seguiva un Pastore con un dolcemele.

16 Il Furore vestito all'antica armato, con una facella di fuoco in mano, co'
denti, & con la bocca insanguinata.
Seguiva un Pastore con un contralto de viola.

17 La Pace vestita all'antica con una pianta d'oliva in mano.
Seguiva un Pastore con un triangolo.

18 La Fede che teneva la mano destra alzata coperta di panni bianchi, & nella
sinistra un'anello.
Seguiva un Pastore col tamburino, & il zufolo.

19 Il Riso rappresentato da un huomo matto, allegro, coronato di fiori con
due amoretti di mille fiori inghirlandati, che gli giravano attorno facendo
diversi atti per muoverlo pur à dolci, e piacevoli sogghigni.
Seguiva un Pastore con un'Arpa.

20 Il Contento rappresentato da un giovane, & da una vaga donzella, che
sotto l'ombra se ne stavano sollazzando d'un pomo, ambedue assentati, ella
con un picciolo cagnuolo in grembo, & cosi assentata andava egli sonando,
& cantando.
Seguiva un Pastore con un buttafoco.

21 La Perseveranza sopra uno scoglio in mezzo al mare turbato, vicino al qua
la sedeva una donna armata di diamante, con uno scudo di topazzo, & con
una ghirlanda in capo di lauro, & nella mano destra una palma, nella sini-
stra una pope.
Seguiva un Pastore con una sordina, e col mantice.

22 L'Amore trionfante non à guisa di saettante, ma con l'arco nella sinistra,
& nella destra di due sorti di dardi, cioè di piombo, & d'oro nel resto, co-
me si usa, da cieco in fuori.
Seguiva un Pastore con una tiorba.

23 Il Tempo vestito di nero all'antica con la chioma, e barba bianca, tenendo
nella mano un'horiuolo.
Seguivano quattro Pastori con un concerto di quattro viole da braccio.

24 Quattro Re, & quattro Reine vestite pomposamente all'antica, à due à



due per mano, portavano per impresa i quattro elementi, il primo la per-
la, che significa l'acqua; l'altro la rosa, che significa la terra; il terzo la saet-
ta, che significa l'aria; il quarto la facella, che significa'l fuoco. Iui si trova-
vano quattro nani, che servivano le Reine per fanti. V'erano quattro huo-
mini selvatichi, che servivano alli Rè per cavalli: portavano un grande ba-
stone groppoloso in mano, & per iscudo una gran conchiglia di mare, inar-
gentata guernita di bindelli con sonagli ben guarnite, li Re, & le Reine
fecero un brando a otto innanzi all'Altezza del Sig. Don Giovanni, li quat-
tro huomini selvatichi fecero un abbattimento con bastoni, & scudi; i quat-
tro nani fecero una mattaccinata, che fù di gran gusto à quei Prencipi.

25 Un carro Trionfante tirato da otto schiavi vestiti tutti di rosso, con la cate-
na al piede, & col menero alla gola inargentato, essendo sopra il carro una
Venere con le tre gratie, con una lira da gamba, & trè voci che cantavano
madrigali, & altre cose che significavano i tre Prencipi che erano presenti,
mentre che passavano à uno à uno li 23. personaggi dinanzi à detti Prencipi;
iui si trovava Un bell'ingegno Milan vestito in habito da Zãni, che gli nomi
nava per nome, & à ciascuno di quei personaggi mentre passava haveva cõ-
posto un terzetto, perche si sapesse il nome de'personaggi, ch'erano nella
mascherata.

Ma poi d'ogni altra cosa questa mascherata tal'è, gratioso era il vedere, che ot-
tantadue personaggi ballassero tutti à tempo del brando; & erano i sonatori
i primi huomini d'Italia; si ripose la mascherata in ordine del palagio di To-
maso Marino, e segnì poi cõ quell'ordine, che di sopra habbiamo detto &c.

Altri gran Prencipi alla presenza de'quali ballò l'Auttore.
Cap. IIII.

ADi 6. d'Agosto 1574. l'Eccellentiss. Marchese d'Ayamonte mio Sig.
& Padrone si partì da Milano, & andò con tutti i Feudatari dello sta-
to à Cremona, e poi à Polezzo ad incontrare la Maestà del Rè di Fran
cia Enrico Terzo, che era venuto di Pollonia à Vinegia, & per lo fiume Pò
se ne veniva accompagnato dall'Altezza del Duca di Savoia, e dal Duca di
Ferrara, e dall'Eccellentiss.Sig.Duca d'Anversa, e dal gran Priore di Fran-
cia, e dà molti Cavalieri Francesi, & Italiani fù ricevuto sua Maestà con que-
sti gran Prencipi, & Signori della sua Corte dall'Eccellentiss.Sign.Marchese
d'Ayamonte à li 8. fece Sua Maestà l'entrata in Cremona, dove fù ricevuto
da quel popolo con gran trionfo; il quale fatto molte belle compagnie di
fanteria ben armate; & una bellissima salua d'Archibugi, & d'artiglieria; al-
li 9. andò ad alloggiare à Fontanella, alli 10. andò à Monza, à 11. ballai di-
nanzi à S.M. con Gio.Stefano Faruffino mio discepolo, dove si trovavano
tutti que'Prencipi, che di sopra hò detto: e S.M. ci fece far un'bel donati-
vo, poi il medesimo giorno andò ad alloggiate à Mazenta; & iui ballò di-



nanzi à S. Maestà Giulio Cesare Lampugnano mio discepolo, & Martino da
Asso ambidue maestri di ballare e S.M. fece à loro donare molte belle cose.
alli 12. andò à Vercelli; ove l'Eccellentiss. Sig. Marchese d'Ayamonte con
quei Feudatari prese licenza da S. Maestà, & se ne ritornò a Milano, &c.

Adi 10. d'Ottobre 1582. andai à Vercelli con alcuni Cavalieri.

Et alli 25. del detto essendo venuto il Sereniss. Sig. Duca di Savoia dal sepolcro
di Varalle; fù honorato dal Castellano di Vercelli; alli 27. con una bellissi-
ma festa, & iui ballai dinanzi à S. Altezza; ma il giorno seguente ancora bal-
lai dinanzi à Sua Altezza d'ordine suo, nel suo Palagio; e fui da quel gran
Prencipe con reali doni riconosciuto.

Adi 10. Luglio 1592. passò per Milano il Sereniss. Sig. Duca di Mantoua, & an-
dò ad alloggiare con l'Illustriss. Sig. Conte Pirro Visconte, & havendo poi
detto il Sig. Conte à S. Altezza, che v'era una figliuola del Sig. Rinaldo Tet-
tone d'Età di nove anni, la qual era miracolosa in ballare, in la musica de so-
nare, e cantare, volse Sua Altezza vederla ballare, così il Sig. Conte d'ordi-
ne di S. Altezza mandò due dame à levar di casa questa figliuola, & fece chia
mar me, suo maestro, acciò la facessi ballare; la quale ballò dinanzi à S.A. la
gagliarda, la Pauaniglia il Canario, & altri balletti nella camera del detto
Sig. Conte con molta maraviglia di quella Altezza, & di quei Cavalieri, sì
per la poca età, come per l'agilità, leggerezza, & portatura di vità, & osservã-
za di tempo, & intelligenza di suono. Finito il ballo d'un hora dopo Sua
Altezza, andò à cena, la qual finita si mise à givocare con diversi Cavalieri,
& à me di mano propria donò molte doppie.

Venuta della Serenissima Regina di Spagna.

LA Sereniss. Regina di Spagna Donna Margherita d'Asutria fece l'entrata
in Milano per porta Romana, il giorno di Sant'Andrea Apostolo, che fù
alli 30. di Novembre 1598. à hore vintidue in circa, accompagnata dalla Se
renissima Arciduchessa Donna Maria di Baviera sua Madre, dal Sereniss. Ar
ciduca Alberto d'Austria, dall'Illustriss. & Reverendiss. Monsig. Cardinale
Pietro Aldobrandrino Legato, e Nipote di Sua Santità dall'Eccellentiss. Sig.
Contestabile di Castiglia Governatore dello Stato di Milano, dalli Eccellen
tiss. Signori Duca di Candia, Duca d'Humala, e Principe d'Oranges Mon-
siur de Barlamonte, dal Conte d'Agamonte, & altri Principi, & Governa-
tori, & Ambasciatori, dall'Eccellentiss. Signora Duchessa di Candia Cama-
riera maggior di S. Maestà, dall'Eccellentiss. Signora Duchessa de Erias, e
da molte Dame Fiammenghe, & Todesche, & dall'Eccellentiss. Senato, dal-
l'Illustriss. Sign. Gran Cancelliero, da'Magistrati di S.M. Cattolica da Feu-
datarij, Cavalieri, e gentil'huomini dello Stato di Milano, & à lor' fianchi
in due longhissime schiere faceva ala un'grandissimo numero d'Alabardie
ri, & Arcieri di Sua Maestà, & del Sereniss.Arciduca, & di Sua Eccellenza, ve



stiti di bruno per la morte della fel. me. del Pot&etilde;tiss. Rè di Spagna Filippo II.

Seguivano cento cinquãta giovani principali Milanesi in due lõghissime schie
re vestiti superbissimamente di bianco à gara l'uno dell'altro, con ricami d'o
ro, di perle, & di gioie di grãdissimo valore ciascuno d'essi portava nella ma-
no un'accetta dorata con l'hasta coperta di velluto biãco, & ornato di frãgie
d'oro, & dietro à questi, quasi per guardia più vicina alla Maestà Reale segui
vano venti altri nobilissimi Cavalieri Milanesi vestiti di rosso con ricami, &
trine d'oro. Entrarono nella Città sei numerose, e belle compagnie di cavalli
leggieri cioè tre per vanguardia, che la prima era dell'Illustriss.generale, il S.
Don Alonso Diaquez, la seconda del Sig. Conte di S.Secondo, & la terza del
S. Ercole Gõzaga, hav&etilde;do ciascuna per scorta il suo Capitano sopra un bellissi
mo cavallo di terse, & lucid'armi coperto, & cõduc&etilde;do ogn'un di loro avãti
sopra à possenti cavalli i paggi, & scudieri loro che cõ ricchissime sopravesti
ricamate d'oro che vaga, è põposa vista faceuano, & l'altre tre per retroguar-
dia D. Gieronimo di Silva, D. Gõzalo de Olivera il Cõte Rugier Margliano.

Entrò sua Maestà sopra una chinea biãca vestita di duolo con un mantelletto di
zibellino alle spalle sotto un baldacchino grãdissimo di tela d'argento stãpa
ta con frangie d'oro portato da'Dottori, & Medici collegiati della Città con
vesti lõghe di damasco fodrate di velluto, & col cappuccio di broccato d'o-
ro fodrato di vaio, i quali furono honorati per la nobiltà loro di così nobile
inventione, & caminando alla sinistra sua amendue accolti l'Illustriss. & Re
verendiss. Legato di sua Santità seguitando il suo viaggio, & arrivata, & smõ
tata che fù alla porta della Chiesa Maggiore, entrata dentro con quelle ceri-
monie che à si gran Regnia far si sogliono, doppò l'haver ringratiato Iddio
del felice suo arrivo, & havuto la benedittione da Monsig. Illustriss. Legato,
entrò à piedi nel palazzo ducale, alle scale del quale fù incontrata dall'Eccel-
lentiss. Sig. Contessa d'Aro, che seco haveva molte signore Milanese, accom
pagnata alle sue stanza, dallaquale poco dopò l'Illustriss. & Reverendiss. Le
gato, il Sereniss. Arciduca, i Principi, & Cavalieri, tutti si licentiarono, & an
darono alli loro alloggiamenti à riposare.

De gl'archi, porte trionfali, statue colossi, trofei, imprese ornamenti, abbellim&etilde;
ti, & altre superbe opre, & inventioni fatte, nella Città di Milano, per la venu
ta di sua Sereniss. Maestà non faccio altra mentione havendone trattato mi-
nutamente spirti di questà nobilissima Città molto Illustri, è principali.

Alli 8. di Decembre del detto anno, andai nel palazzo Ducale, & cõ l'occasione
che quiui si trovava con la Regina nostra Sig. il Sereniss. Arciduca Alberto
dinanzi à sua Altezza cõ otto valorosi giovani miei scolari, cioè Giacomo Fi
lippo Gravedona, Frãcesco Turro, Cio. Battista Suigo, Gieronimo Ghisolfo,
Gio. Ambrosio Cattaneo, Sebastiano Carcano, Antonio Maria Mantico, Cle-
mente da Napoli, i quali fecero mille belle bizzarrie, e frà l'altre un cõbatti-
mento con le spade lunghe, & pugnali, & un'altro con le haste, aggiugnen
doui poi certe altre inventioni nuove di balli, e di mattaccino le quali par-
vero à sua Altezza di grandissimo spasso, & noi tutti fussimo da quel gran



Prencipe benignamente con larghissimi doni riconosciuti.

Il giorno segu&etilde;te andai cõ li medesimi giovani nel palazzo del S. Alessandro Vi
starino, ou'era alloggiato l'Illustriss. & Eccell&etilde;tiss. Sig. D. Frãcesco Marchese
d'Aiamõte Ambasciatore di S.M. Cattolica Cõ il Sig.D.Aluigio suo fratello,
& si fecero molte belle bizzarie di balli, cõbattim&etilde;ti, & mattaccini, cõ grãdis
simo spasso di quei sig. miei padroni, da qual fussimo con doni riconosciuti.

Si partì sua Maestà da Milano per Spagna il giorno di S. Biagio che fù alli 3. di
Febraio 1599. accõpagnata dalla Sereniss. sua Madre, & dal Sereniss Arcidu
ca, & da molti altri Prencipi Cavalieri, & Dame, usc&etilde;do per Porta Ticcinese.

Adi 5. Luglio 1599. Vicino all'hore 22. la Sereniss. Infante Dõna Isabella d'Au
stria fece l'entrata in Milano per P. Ticinese, col Sereniss. Arciduca Alberto
d'Austria suo marito, accopagnata dall'Eccell&etilde;tiss. S. Cõtestabile di Castiglia
Governatore dello Stato di Milano, & da tutti i Tribunali, Dottori del Col-
legio di Milano, & i Feudatarij, & molti altri Cavalieri, & gentilhuomini.

Adi 16. del detto à hore 24. l'Illustriss. & Reverendiss. Monsig. Cardinale Dia-
tristano legato di sua Santità fece l'entrata in Milano, incõtrato dal Serenis-
simo Arciduca d'Austria, & dall'Eccellentiss. Signor Contestabile, & da tut
ta la Nobiltà di Milano.

La Dominica seguente, che fù alli 18. del detto la sera si fece una bellissima festa
dinanzi alle dette due Altezze, nel teatro del Palagio ducale, fatto d'ordine
del Eccellentiss. Sig. Contestabile Governatore di Milano per tali trionfi, do
ve comparuero cinque Dame principali cõ le sue quadriglie à due à due ma-
scherate è vestite pomposamente, con diverse inventioni d'habiti, & di mu-
sici, & le prime Dame, che entrarono sopra le festa, furono la Sig. Ambascia-
trice di Savoia cõ la sua quadriglia di diece Dame, vestite tutte d'una livrea,
& dietro à queste seguivano poi quattro Dame vestite da Matrone.

Entrò prima un alpa e un leuto sonando, e poi quatro figliuolini vestiti à livrea,
entrorno ballando di concerto che fu di gran gusto alle due Altezze.

Etin questa prima quadriglia di dieci Dame vi era la sig. Ambasciatrice di Sa-
voia della Serene, è della Torre la sig. Cõtessa Margarita Beccaria, e Manric
ca, la sig. Ippolita Gallia, è Rhò, la sig. Caterina Balba, è Rhò, la sig. Elena Rai
nolda, è Mazenta, la sign. Laura Cuticha, e Caccia, da prò Marchesa di Casti-
gnacha, la sig. Paola Antonia Melza, è Muggiana, la sig. Paola Fossa, e Trecca,
la sig. Catarina Campina è Castel san Pietro, la sig. Ippolita Rhò, è Figgina, le
matrone erano, la sig. Maria Brivia, è Canevesa, la sig. Livia Bertola, è Vare-
sina, la sig. Isabella Brivia, e Melza, la sig. Lucretia di Grassi è Rombella, che
in tutto erano quatordeci Dame.

Nella seconda quadriglia ch'entrò di otto Dame, la sig. Deianira san Mauritio,
& Archinta, la sig. Donna Benedetta Brugnola, e Brebia, e la sig. Giulia Bec-
caria, è Menoccha, la sig. Clara Tettona, la sig. Clementia Alciata. la signora
Bianca Lucia Arconata, è Migliavaccha, la sig. Cecilia Panzana, è Forera.

Nella terza quadriglia che entrò de sei Dame, con le torcie accese in mano fu-
rono la signora Lavinia Visconta, è Vistarina, è la signora Donna Costan-



za figliuola del sig. Marchese di Melegnano, la signora Livia Castalda Mar-
chesa di Melegnano, la signora Deidamia figliuola del sig. Conte Antonio
della Somaglia, la signora Verginia della Tela, e Visconta, la signora Hip-
polita Cicogna, e Crivella, le quali fecero tutti insieme un'intrata, con un
ballo che se dirà al suo luogo, & alle dette Dame precedevano cinque vio-
loni che sonavano il ballo, poi Pietr'Antonio musico dell'Altezza del signor
Duca di Parma, & un paggio con un cesto in mano pieno de diversi bei fio-
ri, i quali si presentorno à sua Altezza, & le sei dame à due à due con le tor-
cie accese in mano, & dato che hebbero fine al ballo, che se dirà se n'andaro-
no al loro luogo, il sudetto musico sonò una tiorba, & cantò alcuni leggia-
dretti versi in lode delle due Altezze Serenissime, ilqual canto finito, la sig.
Lavinia Vistarina pigliando il cesto de fiori, & andando à tempo di suono
lo presentò à sua Altezza, facendo una riverenza grave, ritornãdo al suo luo
go per finir il ballo.

Nella quarta quadriglia che entrò di diece Dame, delle quali era capo la signora
Anna Arconata, la qual per alcuni giusti impedimenti non vi andò, furono
la signora Elena Arconata, e Visconta, la signora Clementia Visconte, è Ar-
conata, la signora Donna Cecilia Brasca, e san Nazar, la signora Donna Ma-
ria san Nazar, e Beccaria, figliuola del Illustriss. signor GranCancelliero san
Nazaro, la signora Lucretia Castigliona, la signora Lucia Vertema, e Pia-
cenza, la signora Maria Vertema, e Panigarola, la signora Isabella Ver-
tema, e Brivia, la signora Elena Arconata, e Albertaza, la signora Claudia
Gallarata.

Nella quinta quadriglia entraron tre Dame e sei paggi, quattro de quali fecero
un combattimento di spada e rotella, & un'altro recitò alcuni leggiadri versi
in lode delle due Altezze, la signora Felice Castrazona, e Merzagora, la sig.
Verginia Dugnana, la sig. Giovanna Lonata, ambedue figliuole della detta
signora Felice, entrorno in habito armate vestite all'antica, à modo di tre
gran guerriere.

Sopra la detta festa ancora cõparvero quattro quadriglie di Cavalieri, con tor-
cie accese in mano vestiti pomposamente, con diverse inventioni d'habiti
di livrea, & di musici.

Nella prima quadriglia che entrò di sei Cavalieri vestiti pomposamente all'un
garesca, alli detti cavaglieri precedevano quattro sonatori con quattro alpi
vestiti à livrea, poi sei paggi cõ le torcie accese in mano, quattro innãzi à due
à due, poi seguivano li altri due con l'Amore nel mezo, il qual recitò alcuni
versi in lode delle dette Altezze, poi seguivano sei cavalieri, i due primi che
guidavano il ballo erano il sig. Conte Filiberto figliuolo del sig. Conte Anto
nio della Somaglia, il sig. Conte Giacobo figliuolo del sig. Azzo Mandello,
il sig. Ottavio figliuolo del sig. Marchese Oratio Pallavicino, il sig. Cavalier
Cabrio figliuolo del sig. Conte Gio. Battista Serbellone, il sig. Aluigi Trotto,
& il sig. Fabritio Melzo, entrarno questi cavalieri a due a due, con le torcie



accese in mano, quelli ch'erano à man sinistra la portavano con la detta ma-
no, & quelli alla destra, alla detta mano, fecero una entrata con un ballo co
me si dirà à suo luogo.

Nella seconda quadriglia, che entrò di dodeci Cavalieri con quattro violoni,
& trè leutti facendo un bel ballo furono,
Il Signor Conte Antonio Litta. Il Sig. Alfonso Cotta.
Il Sig. Conte Teodoro Triulzo. Il Sig. Antonio Pirouano.
Il Sig. Gio. Battista Visconte. Il Sig. Gio. Ambrosio Visconte.
Il Sig. Cabriello Panigarola. Il Sig. Ottaviano Visconte.
Il Sig. Ieronimo Rabbia. Il Sig. Erasmo Caimo.
Il Sig. Cesare Briuio. Il Sig. Pietro Antonio Lonato.

Nella terza quadriglia, che entrò di otto cavalieri furono,
Il Sig. Aluigio Arconato. Il Sig. Cesare Visconte.
Il Sig. Galeazzo Arconato. Il Sig. Francesco Castiglione.
Il Sig. Conte Ferrãdo della Somaglia. Il Sig. Gio. Domenico Castellanza.
Il Sig. Lodovico Crivello. Il Sig. Gio. Angelo Anone; Questi
introrono con un concerto di quattro violoni da bracio, e fecero un bel-
lissimo ballo.

Nella quarta quadrilia, che entrò di dodeci Cavalieri à tre à trè, con quattro
flauti, e una tiorba, & uno leuto, facendo anco essi uno bel ballo furono
i seguenti,
Il Sig. Ant. Ferrari. Il Sig. Marchese Filippo Marino. Il Sig. Gio. Iac. Mãdel.
Il Sig. Filippo Migarole. Il Sign. Ieronimo Dadda. Il Sig. Gio. Carcano.
Il Sig. Conte Paolo Simonetta. Il Sig. Fabritio Ghelino. Il Sig. Franc.Magãza.
Il Sig. Pirro Salerno. Il Sig. Francesco Capra. Il Sig. Alessandro Gattico.

Hora il trattar de tutti queste quadriglie, & balli che fecero, sarebbe troppo lũ-
go, & io à due sole mi appigliaro in servigio de'quali mi affaticai, come se
dirà al suo luogo.

Nomi de'Cavalieri, & delle Dame di Milano, che al tempo dell'Autto-
re hanno leggiadramente ballato. Cap. V.

DApoi d'haver trattato de i Maestri miei antecessori, & di quelli
c'hanno apparato questa virtù da me, & da altri; non voglio man
care di far mentione ancora di quei Cavalieri, & Dame, che do-
po l'anno 1554. nel quale io cominciai la Scuola nella nobilis-
sima, e non mai à bastanza lodata Città di Milano hanno portato
nome di leggiadri ballatori, & ballatrici, cominciando da quei che balla-
rono al tempo dell'Eccellentiss. Sig. Don Gonzalo Ernando di Cordova Du
ca di Sessa, & dell'Eccellentiss. Sig. Ferrante Francesco d'Avolos Marchese
di Pescara, seguendo poi de gli altri d'hanno ballato al tempo de gl'altri Go-
vernatori di Milano.



I Cavalieri c'hanno ballato al tempo delli Eccellentiss. Signori Duca di
Sessa, & Marchese di Pescara Governatori di Milano.

L'Illustriss. & Eccell. Sig. Ferrante Francesco Marchese di Pescara.
L'Illustriss. & Eccellentis. Sig. Don Luigi di Cordova Duca di Som-
ma Nipote del Sig. Duca di Sessa.
l'Illustriss. Sig. Don Cesare d'Avolos fratello del Sign. Marchese di
Pescara.
L'Illustriss. Sign. Don Diego di Cordova cugino del Sig. Duca di Sessa.
L'Illustriss. Sig. Marchese di Camarasso cognato del Sig. Duca di Sessa.
L'Illustriss. Sig. Don Alfonso Piamontello Castellano di Milano.
Il signor Marchese Filippo da Este.
Il signor Conte Francesco Trivulzo.
Il signor Conte Don Giorgio Manrico.
Il signor Ferrante Castaldo Marchese di Cassano.
Il signor Conte Manfredo Torniello.
Il signor Conte Alfonso della Somaglia.
Il signor Conte Pietro Antonio Lonato.
Il signor Ermes Visconte.
Il signor Conte Fabio Visconte.
Il signor Alessandro Lampugnano.
Il signor Bartolomeo Caimo.
Il signor Conte Costanzo d'Adda.
Il signor Conte Horatio Trivulzo.
Il signor Horatio Tuttavilla.
Il sig. Vittorio Cattaneo.
Il signor Conte Alessandro Valenza.
Il signor Sforza Brivio.
Il signor Don Carlo de'Luna.
Il signor Lodovico Cusano.
Il signor Cesare Rhò.
Il signor Alfonso Cigogna.
Il signor Costanzo Raverta.
Il signor Castellano de'Maggi.

Le Dame di quel tempo.

L'Illustriss. Signora Donna Isabella Gonzaga, Marchesa di Pescara Gover-
natrice di Milano.
La sign. Barbara Sforza de Medici Marchesa di Melegnano.
La signora Contessa Barbera da Este, e Trivulza.
La sign. Contessa Antonia Beccaria, e Taverna.



La signora Lucretia Lampugnana, e Cusana.
La signora Antonia Somaglia, e Visconte.
La signora Contessa Deidamia Cassina, e Vistarina.
La signora Cavaliera Vittoria Caccia della tela.
La signora Sigismonda d'Este Sfondrata.
La signora Contessa Laura Gonzaga, e Trivulza.
La signora Contessa Camilla Doria, e Morona.
La signora Madama d'Arconà.
La signora Cavaliera Barbara Fiesca, e Visconte.
La signora Contessa Deianira Macedonia Trivulza.
La signora Contessa Anna Morona, e Cigogna.
La signora Contessa Felice Trivulza.
La signora Eleonora Visconte, e Carimà.
La signora Caterina Bianca Buttigiella, e Mazzenta.
La signora Contessa Bianca Beccaria, e Adda.
La signora Cornelia Savolla, e Brivia.
La signora Artemisia Visconte, e Botta.
La signora Giulia Marliana, e Visconte.
La signora Anna Lucia Simonetta, e Raverta.
La signora Silvia Vimercha, e Maggia.
La signora Antonia Corre detta la Moretta, la Signora Lenna Posbo-
nella e Maggia, ambedue ballarine eccellentissime di quel tempo.

I Cavalieri c'hanno ballato al tempo dell'Eccellentis. Sig. Don Gabriello
della Cueva Duca del Borqueque, & dell'Eccellentis. Sig.
Don Alvaro de Sande Marchese di Piovera,
mentre erano al governo dello Stato
di Milano l'anno 1569.

MA prima, che io venga à raccontargli, dirò come in quel tempo io die-
di principio ad usare certi balletti vaghi, e leggiadri; in parte de'qua-
li riconosceva mè per inventore, e in parte altri honorati, e valoresi
spiriti; erano adunque questi balletti in maniera ordinati, che si potevano
fare à due à due, ò à quattro, ò à sei, come più piaceva, & in molte parti
gravità grande serbavano; In molt'altre poi qualche dispostezza di gagliar-
da, ò d'altro allegro ballo; mà ritorno à quello c'hò lasciato, cioè al raccon-
tare i Cavalieri e Dame di quel tempo.
L'Illustriss. sign. Don Beltramo della Cueva Nipote del Sig. Duca Del Bor-
queque.
L'Illustriss. sig. Don Roderigo figliuolo di Don Alvaro de Sande Castella-
no di Milano.
Il Signor Don Diego di Gheuarra.



Il signor Francesco Sforza Marchese di Caravaggio.
Il Signor Massimiliano Stampa Marchese di Sonzino.
Il signor Conte Giovan Giacomo Trivulzo.
Il signor Gio. Battista Carcano.
Il signor Conte Marc'Antonio Aresino.
Il signor Ferrante Gonzaga Marchese di Castelgiofrè.
Il signor Gio. Battista Marino Marchese di Castelnuovo.
Il signor Conte Gio. Battista Biglia.
Il signor Gio. Battista Merato.
Il signor Conte Gasparo del Maino.
Il signor Sacramoro Visconte.
Il signor Prospero Visconte.
Il signor Conte Georgio Secco.
Il signor Cesare Marino.
Il signor Hieronimo Panigarola.
Il signor Lodovico Visconte figliuolo dell'Herede.
Il signor Alfonso Speciano.
Il signor Cavalier Francesco Taverna.
Il signor Alfonso Coiro.
Il signor Hercole Rhò.
Il signor Giovan Battista Sansone.
Il signor Desiderio Merzagora.
Il signor Mauritio Visconte.
Il signor Giuseppe Orombello.
Il signor Gabrio Carcassola.
Il signor Gasparo della Torre.
Il signor Giulio d'Adda.
Il signor Annibal Rombello.
Il signor Alessandro Forero.
Il signor Francesco Taverna.

Dame di quel tempo.

L'Illustrissima, & Eccelentissima Sig. Donna Giovanna della Lama Du-
chessa del Borqueque.
L'Illustrissima sign. Donna Isabella figliuola di Don Alvaro di Sande.
L'Illustrissima sign. Donna Alvira figliuola del detto Signor.
La signora Donna Constanza Colonna e Sforza, Marchesa di Caravaggio.
La sign. Donna Anna Sfondrata, e Visconte.
La signora Contessa Bianca Somaglia, e del Maino.
La signora Lavinia del Maino, e Carcassola.
La signora Marchesa Alvisa d'Oria, e Marina.



La signora Clara Buscha e Coira.
La signora Contessa Chiara Marina è Torniella.
La signora Contessa Arsilia Marina, è Valenza.
La signora Contessa Olimpia Morona, è Cigogna.
La signora Marchesa Anna Visconte, è Cusana.
La signora Isabella Visconte, è Pirola.
La signora Contessa Andronia Macedonica, è Trivulza.
La Signora Contessa Ottavia Marliana, è Trivulza.
La sig. Contessa Donna Isabella Ghivarra, è Sartirana.
La signora Cecilia Confanoniera.
La signora Giovanna Cusana, è Stanga.
La signora Lucia Maggenta, è Barbavara.
La signora Silvia Visconte, è Anona.
La signora Lucilla Cattanea, è Tassa.
La signora Ottavia Foppa, è Tettona.
La signora Costanza Rainolda, è Caccia.
La signora Laura Panzana, è Maggia.
La signora Felice Castrice, è Marzagora.
La signora Contessa Lucretia Guareria, è da Desio.
La Signora Drusilla Visconte, è Vaiana.
La signora Giustina Bussè, è Visconte.
La signoraVittoria Gambarina Cittella.
La signora Isabella de Negri Cittella.
La signora Cristierna Bossa Cittella, tutte ballarine eccellentissime.

I Cavalieri, c'hanno ballato al tempo dell'Eccellentiss. Sig. Commendatore
Maggiore di Castiglia, dell'Eccelentiss. Signor Don Antonio Gusmano
Marchese d'Aiamonte, & dell'Eccellentiss. Sig. Don Sanchio di
Padiglia, Castellano è Governatore de Milano.

L'Illustrissimo Signor Don Francesco &
L'Illustriss. Sig. Don Aluigi, figlioli del Sig. Marchese d'Aiamonte.
Il signor Giacomo Antonio Arconato.
Il signor Don Martino de Leva.
Il signor Conte Pirro Visconte.
Il signor Conte Renato Borromeo.
Il signor Conte Antonio della Somaglia.
Il signor Cavalier Alfonso Cattaneo.
Il signor Gio. Ambrosio Fiorenza.
Il signor Conte Ruggier Marliano.
Il signor Marc'Antonio Simonetta.
Il signor Conte Geronimo Morone.



Il signor Alfonso Castiglione.
Il signor Pietro Antonio Confaloniero.
Il signor Gio. Barttista Pozzobonello.
Il signor Carlo Trivulzo.
Il signor Giacomo Antonio della Torre ambasciatore del Serenissimo
Signor Duca di Savoia.
Il signor Conte Matteo Taverna.
Il signor Conte Hercole Torello.
Il signor Lodovico Busca.
Il signor Prospero Lampugnano.
Il signor Ferrante Novate.
Il signor Cavalier Francesco Tosso.
Il signor Annibale Rhò.
Il signor Aluigi Marliano.
Il signor Geronimo Cusano.
Il signor Conte Paolo Belgioioso.
Il signor Barnabò Barbolo.
Il signor Conte Baldessare Biglia.
Il signor Conte Alberigo Belgioioso.
Il signor Barone da Rhò.
Il signor Giuseppe Pò.
Il signor Gio. Battista Arconato.
Il signor Francesco Cid.
Il signor Gio. Battista Fossano.
Il signor Gio. Paolo Arconato.
Il signor Horatio Landriano.
Il signor Gasparo Homodei.

Dame di quel tempo.

L'Illustrissima, & Eccelentissima Sig. Donna Anna de Cordova Marche-
sa d'Aiamonte Governatrice de Milano.
L'illustrissima, & Eccelentissima signora Donna Brianda moglie del Sig.
Don Sanchio di Padiglia Castellano è Governator di Milano.
La signora Marchesa Livia Castalda, è Medici.
La signora Cavaliera Isabella Borromea, è Visconte.
La Signora Anna Visconte, e Arconata.
La signora Contessa Guistina Visconte, e Biglia.
La signora Vittoria Castelletta, e Rhò.
La signora Contessa Hippolita Porra, è Visconte.
La signora Isabella Visconte, e Roma.
La signora Contessa Antonia Simonetta, e Trivulza.



La signora Donna Cecilia di Medici, è Gonzaga.
La signora Donna Isabella Landonia, è Trivulza.
La signora Claudia Visconte, è Aresina.
La signora Ottavia Cavenaga, è Mendozza.
La signora Contessa Ippolita Borromea, è Belgioiosa.
La signora Maddalenda Rainolda, è Pessa.
La signora Isabella Visconte, è Roma.
La Signora Giulia Popola, è Negrola.
La signora Diana Biraga, è Rainolda.
La signora Contessa Livia Belgioiosa, è Morona.
La signora Margherita Taverna, è Visconte.
La signora Lucretia Ciocchera, è Cid.
La signora Caterina Scanza, è Legnana.
La signora Contessa Delia, Spinola, è Angossola.
La signora Maddalena Arcimbolda. è Visconte.
La signora Barbara Gallarina, è Carcana.
La signora Violante Aresa, è Arconata.
La signora Ippolita d'Adda, è Rozona.
La signora Donna Isabella Velllie, è Cusana.
La Signora Diana Panzana, è Confalonera.
La signora Beatrice Cusana, è Reina.
La signora Susanna Pagnana, è Lampugnana.
La Signora Veronica Tavola, è Coira.
La signora Merita Trivulza, è Sotto Maggiore.
La signora Donna Orifanta Visconta, è Landonia.
La signora Ippolita Castelletta, è Pozzobonella.
La signora Donna Maria Ordogna, è Sotto Maggiore.
La signora Silvia Pecchia, è Adda.
La signora Verginia Spinola di Spinola.
La signora Ottavia Cusana.
La signora Anna Carcassola, è Marliana.
La signora Donna Anna Ordugna.
La signora Domenica Castigliona, &
La signora Caterina Coira detta la Moretta, tutte due citelle ballarine ec-
cellentissime.



I Cavallieri, ch'hanno ballato al tempo dell'Eccellentiss. Sig. Don Carlo
d'Aragona Duca di Terra Nova.

L'Illustrissimo Sig. Don Cesare figliuolo del Sig. Duca di Terra Nova.
L'Illustrissimo Signor Don Ferrante Marchese di Castel Vetrano, nipote
del detto Sig. Duca.
Il signor Don Blasco nepote del detto signor Duca.
Il signor Gio. Giacomo Medici Marchese di Melegnano.
Il signor Conte Hercole Margliano.
Il signor Cavalier Francesco Arconato.
Il signor Gian Gieronimo Marino Marchese di Castel nuovo.
Il signor Ottavio Visconte.
Il signor Pompeo Litta Marchese di Gambalò.
Il signor Conte Gio. Pietro Cicogna.
Il signor Alessandro Vistarino.
Il signor Carlo Trivulzo.
Il signor Carlo Visconte.
Il signor Cavalier Ottavio della Tela.
Il signor Conte Paolo Attendolo Bolognino.
Il signor Gio. Giacomo Arconato.
Il signor Conte Cesare Litta.
Il signor Federico Cusano.
Il signor Benedetto Pieno.
Il signor Uberto Visconte figliuolo dell'herede.
Il signor Ferrante Carcano.
Il signor Giulio Fossato.
Il signor Bartolomeo Visconte.
Il signor Gio. Ambrogio Visconte.
Il signor Guido Maggenta.
Il signor Gaspar Caimo.
Il signor Pietro Francesco Coiro.
Il signor Gio. Battista Caimo.
Il signor Carlo Brivio.
Il signor Gieronimo Visconte.
Il signor Gio. Battista Fiorenza.
Il signor Gio. Paolo Arconato.
Il signor Baldessare Rhò.
Il signor Gio. Visconte figliuolo dell'herede.
Il signor Marc'Antonio Porro.
Il signor Gio.Giacomo Resta.
Il signor Scipione Cagnuola.
Il signor Alfonso Cotta.



Il signor Lelio Cusano.
Il signor Lodovico Rizzo.
Il signor Prospero Panzano.
Il signor Ferrante Cagnola.
Il signor Nicolò Pagnano.
Il signor Scaramuzza Visconte.
Il signor Ottavio Visconte.
Il signor Bartolomeo Busca.
Il signor Pietro Francesco Visconte.
Il signor Gio. Tomaso Crivello.
Il signor Cesare Carcano.
Il signor Gio. Battista Fagnano.

Dame di quel tempo.

LA signora Contessa Ersilia Farnese, e Borromea.
La signora Marchesa Flaminia Panigarola, è Maino.
La signora Contessa Olimpia Pallavicina.
La signora Contessa Vittoria Visconte, è Angosciuola.
La signora Andronica di Tolentino, è Tollentina.
La signora Antonia Cicogna, è Pagnana.
La signora Contessa Camilla Marina, è Visconte.
La signora Giustina Arconata, è Bossa.
La signora Contessa Aurelia Litta, è Taverna.
La signora Contessa Barbara da Sala, è Cantacroio.
La signora Contessa Isabella Arcimbolda, è Rhò.
La signora Giustina Belgioiosa, è Cusana.
La signora Clemenza Grassa, è Castigliona.
La signora Contessa Angela di Mozon, è Cigogna.
La signora Ippolita Rotula, è Visconte.
La signora Lucia Muggiana, è Biraga.
La signora Caterina Coira, è Roma.
La signora Violante Polimia, è Novato.
La signora Camilla Margliana, è Foppa.
La signora Contessa Lucia Serbellona, è Valenza.
La signora Contessa Isabella Litta, è Bolognina.
La signora Anna Serbellona, è Busse.
La signora Lucia Visconte, è Visconte.
La signora Virginia della Tela, è Visconte.
La signora Lucia Vertemà, è Piacenza.
La signora Ippolita Cicogna, è Crivella.
La signora Lavinia Margliana, è Tollentina.



La signora Emilia Arzonica, è Cagnuola.
La signora Angela Seregna Avogadra.
La signora Barbara grassa, è Brivia.
La signora Maria Spinola, è Croce.
La signora Beatrice Ghisolfa, & Adda.
La signora Maria Brivia, è Canevesa.
La signora Zanobia Coira, è Dardanona.
La signora Innocenza Rainolda, è Coira.
La signora Anna Coira, è Raverta.
La signora Flamminia Rissa, è Piena.
La signora Livia Bertola, è Varesina.
La signora Bianca Brebbia, è Visconte.
La signora Bianca Gallarata, è Visconte.
La signora Ottavia Popula, è Lampugnana.

I Cavalieri c'hanno ballato al tempo dell'Illustriss. Signor Don Gio. de Velasco
Contestabile di Castiglia, Governatore de Milano.

L'Illustrissimo, & Eccellentissimo signor Contestabile.
L'Illustrissimo signor Conte d'Aro figliuolo del signor Contestabile.
L'Illustrissimo signor Don Bernardino fratello del signor Contestabile.
L'Illustrissimo signor Don Gioseffo Achugna Castellano di Milano.
L'Illustrissimo signor Don Antonio figliuolo del signor Castellano.
Il signor Mutio Sforza Marchese di Caravaggio.
Il signor Conte Theodoro Trivulzo.
Il signor Don Giovan de Mendozza.
Il signor Filippo del Maino Marchese di Bordolano.
Il signor Ercole Gonzaga.
Il signor Conte Giovanni Borromeo.
Il signor Marchese Filippo Marino.
Il signor Conte Francesco d'Adda.
Il signor Ermesse Stampa Marchese di Sonzino.
Il signor Cavalier Fabritio Sforza.
Il signor Conte Andrea Manricco.
Il signor Don Francesco Marchese Sfondrato.
Il signor Ferrando Medici Marchese di Melegnano.
Il signor Gio. Battista fratello del detto Marchese.
Il signor Giovanni Carcano.
Il signor Conte Fabritio Serbellone.
Il signor Conte Antonio Litta.
Il signor Don Cristierno Stampa.
Il signor Conte Ippolitto del Maino.
Il signor Don Giovanni S. Nazaro.



Il signor Aluigi Arconato.
Il signor Gabriello Panigarolla.
Il signor Francesco Caccia.
Il signor Gio. Tommaso Gallarato.
Il signor Cesare Visconte.
Il signor Francesco Landriano.
Il signor Conte Francesco Belgioioso.
Il signor Conte Ferrante della Somaglia.
Il signor Conte Filiberto dalla Somaglia.
Il signor Conte Carlo Aresino.
Il sig. Conte Giacobo Mandello.
Il signor Gio. Battista Monte.
Il signor Cesare Brivio.
Il signor Ottavio Raverta.
Il signor Giulio Aresio.
Il signor Cavaliere Castel S. Pietro.
Il signor Gio. Antonio Visconte.
Il signor Cesare Barbolo.
Il signor Camillo Raverta.
Il signor Aluigi Visconte.
Il signor Gio. Battista Figgino.
Il signor Baldessar Fossato.
Il signor Gio. Antonio Cattaneo.
Il signor Casteno Novate.
Il signor Francesco Castiglione.
Il signor Antonio Pirovano.
Il signor Lodovico Crivello.
Il signor Galeazzo Visconte.
Il signor Alessandro Castiglione.
Il signor Giulio Cesare Homaccino.
Il signor Alessandro Gattico.
Il signor Giacobo Filippo Rhò.
Il signor Alessandro Cattaneo.
Il signor Gio. Antonio Carcassola.
Il signor Alessandro Coiro.
Il signor Gio. Battista Brebbia.
Il signor Annibale Porrone.
Il signor Michel Gheverra Segretario.
Il signor Gieronimo Ordogna.
Il signor Pietro Antonio Gallarato.
Il signor Ottavio Balbo,
Il signor Cavalier Aluigi Castilgione.



Il signor Don Michel Messia da Prato.
Il signor Raffaelo Baiardo.
Il signor Aluigi figliuolo del signor Cavalier Visconte.
Il signor Gio. Francesco Maganza.
Il signor Francesco Alciato.
Il signor Antonio Rainoldo.
Il signor Gio. Francesco Caccia.
Il signor Gio. Angelo Arconato.
Il signor Antonio Visconte.
Il signor Gio. Battista Visconte.
Il signor Bartolomeo Visconte.
Il signor Gioseppe Secco.
Il signor Gieronimo Rhò.
Il signor Alessandro Reina.
Il signor Carol Pusterla.
Il signor Pietro Antonio Lonato.
Il signor Francesco Capra.
Il signor Ottavio d'Adda.
Il signor Annibal Visconte.
Il signor Filippo Chaccia.
Il signor Gio. Giacobo Mandello.
Il signor Gio. Battista Vertemà.
Il signor Cavalier Gio. Pietro Arsago.
Il signor Achille Brebbia.
Il signor Francesco Ghiringhello.
Il signor Gio. Aluigi dal Rosas.
Il signor Gio. Angelo Coiro.
Il signor Cavalier Cabrio Serbellone.
Il signor Francesco Maria Bava.
Il signor Gio. Battista Coiro.
Il signor Ambrosio d'Adda.
Il signor Aluigi Trotto.
Il signor Francesco dalla Torre.
Il signor Giulio Cesare Grimaldo.
Il signor Vittorio de Tassis.
Il signor Domenione d'Adda.
Il signor Gio Andrea Dardanone.
Il signor Fabritio Melzo.
Il signor Giulio Cesare Crivello.
Il signor Carlo Gambaloita.
Il signor Nicolao Miglio.
Il signor Alessandro Moresino. Il signor Gio. Andrea Ghiringhello.



Il signor Pompeo Lombardo.
Il signor Antonio da Leva.
Il signor Bartolomeo Porro.
Il signor Odoardo Croce.
Il signor Alessandro Cusano.
Il signor Guilio Cesare Moresino.

Dame di quel tempo.

L'Illustriss. & Eccellentiss. signora Donna Maria Giovanna Duchessa di
Frias moglie dell'Illustrissimo, & Eccelentiss. Sig. Contestabile.
L'Illustriss. sig. Dõna Maddalena Borgia prima moglie del sig. Cõte d'Aro.
L'Illustrissima signora Donna Giovanna di Cordova seconda moglie del det
to signor Conte d'Aro.
L'Illustrissima signora Donna Giovanna da Cugna moglie dell'Illustrissimo
signor Don Gioseffo Castellano di Milano.
La signora Donna Margherita Somaglia, è Peretta.
La signora Donna Isabella Borromea, è S. Secondo.
La signora Donna Orsina Peretta, è Sforza Marchesa di Caravaggio.
La signora Marchesa Bianca Visconte, è Sfondrata.
La signora Marchesa Cecilia Grimalda, è Marina.
La signora Lavinia Visconte, è Vistarina.
La signora Contessa Catherina Gonzaga, è Trivulza.
La signora Marchesa Lucia Cusana, è Litta.
La signora Margharita Casata, è Fiorenza.
La signora Livia Marina, & Arcimbolda.
La signora Contessa Margarita Beccaria, è Manricca.
La signora Doria di Doria, è Visconte.
La signora Contessa Anna Carcana, è Belgioiosa.
La signora Guilia de'Vecchi, è Cusana.
La signora Contessa Lavinia Guascha, è Langoscha.
La signora Virginia Valenza, è Visconte.
La signora Giulia Cusana, è Serbellona.
La signora Vittoria Popula, è Negrola.
La signora Contessa Antonia di Mariano, è Mariana.
La signora Beatrice Mandella, & Monte.
La signora Virginia Valenza, è Visconte.
La signora Dorotea Rainolda, è Fiorenza.
La signora Barbara Piatta, è Caccia.
La signora Camilla Savoia, è Ferrari.
La signora Margarita Brivia, è Castiglione.
La signora Maria Vertemà, è Panigarola.



La signora Clemenza Visconte, è Arconata,
La signora Donna Benedetta figliuola del signor Presidente Brugnolo
è Brebbia.
La signora Maddalena Lombarda, è Aresa.
La signora Giulia Simonetta, è Tosa.
La signora Donna Aluira d'Avolos, è del Rosas,
La signora Caterina Balba, è Rho.
La signora Giovanna Merzagora, è Lonata.
La signora Barbara Rhò, è Roma.
La signora Barbara Torniella, è Guascha.
La signora Chiara Porra, è Piatta.
La signora Caterina Brebbia, è Balba.
La signora Maddalena Legnava, è Fagnana.
La signora Laura Fossata, è Cotta.
La signora Elena Ferrari, è Pellegrina.
La signora Ippolita Arzonica, è Aresa.
La signora Giulia Vaiana, è Gallarata.
La signora Leonora Coira, è Landriana.
La signora Caterina Porra, è Cattanea.
La signora Lodovica Castigliona, è Castigliona.
La signora Margarita Crivella, è Maggia.
La signora Livia Negrola, è Rombella.
La signora Costanza Piacenza, è Carcana.
La signora Isabella Vertema, è Brivia.
La signora Cecilia Maggia, è Porrona.
La signora Aurelia Serbellona, è Vistarina.
La signora Elena Arconata, è Visconte.
La signora Donna Aluisa Stanga, è Filiodona.
La signora Giulia Castigliona, è Aresa.
La signora Giulia Scaramuccia Visconte, è Menoccha.
La signora Barbara Fagnana, è Litta.
La signora Barbara Crivella, è Lucina.
La signora Margherita Legnana, è Aresa.
La signora Lelia Bava, è Salerna.
La signora Lucia Cremascha, è Maldura.
La signora Anna Isabetta Girama, è Borra.
La signora Donna Barbara Stampa, è Alciata.



Li nomi delle citelle da marito.

L'Illustrissima Sig. Donna Anna, figliuola dell'Eccellentissimo Sig. Con-
testabile.
L'Illustrissima sig. Donna Mariana figliuola del Sig. Castellano di Milano.
La signora donna Beatrice d'Este.
La signora Deidamia Somaglia.
La signora Donna Costanza de Medici.
La signora Ersilia Visconte.
La signora Anna Morona.
La signora Barbera Belgioiosa.
La signora Antonia Vitale.
La signora Contessa Ersilia de Camerano.
La signora Lucretia Castigliona.
La signora Maddalena Visconte.
La signora Cecilia Porra.
La signora Clara Piacenza.
La signora Anna Salvatica.
La signora Margarita Salvatica.
La signora Antonia Brebbia.
La signora Anna Varesina.
La signora Maddalena Parpagliona.
La signora Clara Tettona.
La signora Cornelia Crivella Carnaga.
La signora Angela Vitale.
La signora Livia Crivella.
La signora Isabella Seregna.
La signora Isabella d'Adda.
La signora Ottavia Marchesa.
La signora Giulia Rombella.
La signora Clementia Alciata.
La signora Lelia Gambaloita.
La signora Clara Zanobia Tollentina.
La signora Cecilia Rovida.
La signora Paola Zuccharella.
La signora Beatrice d'Adda.
La signora Biancha da Rhò.
La signora Caterina Reina.
Margarita de'Negri figliuola dell'Autore.

IL FINE DEL PRIMA TRATTATO.





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Greg Lindahl