Avertimento IIII

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Del modo come un Cavaliere deve star assettato.

AVERTIMENTO IIII.

D. SIGNOR Maestro, vi prego non mancate à dirmi,
come un Cavaliere debba star assettato, atteso che que-
sto è d'importanza saperlo.

M. Egli hà da stare col braccio sinistro tutto steso sul poggio della se-
dia, e col destro (che hà il mero, & misto imperio di comman-
dare, & d'apprendere) l'hà da tener similmente steso sopra
l'altro poggio, ma però che penda dal polso in giù la mano destra;
& anco può tenere il gomito appoggiato, in guisa che il braccio da
quella parte in giù guardi verso la coscia destra; & in amendue i
modi è commendato, et in essa si potrà tener il fazzoletto, i guanti,
overo fiore, per darle vaghezza; & averta in appoggiarsi di non ri



tirarsi troppo in dietro, atteso che s'è visto cadere alle volte, quan
do la sedia non è stata appoggiata al muro, od à qualche altro luogo,
& etiam che stia appoggiata, non stà bene che egli s'appoggia con
la vita troppo in dietro, perche convien per forza, ch'egli alza i pie
di, & alzandoli, oltre che fà brutta, & sconcia vista alli astanti,
più tosto si conquassa, che si riposa, & questo perche non posa i pie-
di al pavimento. Accioche dunque il detto Cavaliere non possa es-
ser da nessuno tacciato, fia bene à sedere à mezza sedia, che cosi fa-
cendo i piedi giungeranno al pari della terra, ò pavimento; averten
do, che i detti piedi stiano quasi al pari, e non incrocicchiati, & allar
gati, come alcuni sogliono fare; & in questo modo starà da vero
Cavaliere, & con ogni regola, & con ogni decoro assettato, & si
riposerà meglio. Averta anco di non tener tanto la berretta, ò il
cappello calata giù, che appena si vedan gli occhi, ne meno la ten-
ga in testa da una banda, si come sogliono far alcuni, atteso che fà
brutta vista alli circostanti.




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Greg Lindahl