ALLI LETTORI. ALLA conversatione di questa nostra vita so- no tanto necessarii gli honesti piaceri, & le re- creationi dell'animo, quanto à quella i dispia- ceri, e travagli sono pernitiosi. Onde per ri- mover da noi simil contrarii, ci sono state som- ministrate l'armonie, e i ginochi, & altre attioni dilettevoli, e gioconde; frà le quali hà luogo l'uso del Ballare, parte di non minor dilettatione, ornamento, & stima dell'altre; poi che nelle conversationi, & società humane ec- cita gli animi alle allegrezze, & quando quelli si trovano oppressi da qualche perturbatione, glì solleva, e ristora, e gli tien lontani da ogni pensiero noioso, e dispiacevole. Ne tal qualità è di poco ornamen- to; poiche è congionta con la Poesia, & con la Musica, facultà frà l'altre molto degna: & è parte di quella imitatione, che representa gli effetti dell'animo con movimento del corpo; oltre che conviene tal- mente à persona Nobile, che dove ella manca, s'attribuisce ad imper- fettione, & biasmo notabile. Si fanno ancora nel Ballare acquisti di molte cose lodevoli, & honorate, che ne vengono in consequenza: perche si essercitano le forze del corpo, & si rende l'huomo agile, e de- stro, & si apprendono maniere grate in ricevere, & render cortesia, & honore, e tutti quelli portamenti che occorrono nelle creanze, & complimenti; & in somma aggiunge gratia, bellezza, & decoro a' ri guardanti. E se l'eccellenza, e dignità delle cose si giudica dalla stima, in che elle sono, ò siano state: non è dubbio, che non pur'hoggi cominci ---------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------- questo eßercitio ad esser' in conto; perche fù anchora stimato, & usa to appresso à gl'antichi, i quali non solo se ne servirono ne i tratteni- menti Comici, e Tragici, ò feste publiche, ma anco nelli atti della lo- ro Religione, & in dar honore à i loro Dei. Onde statuirono i Sa- cerdoti Salii in rappresentare gl'affetti dell'animo; & à questi nostri tempi ogn'un sà in quanto prezzo sia appresso i Signori, & Cavalieri. Hora havendo io già consumato anni cinquanta in questa professione, & considerato, che il ridurre sotto determinate Regole il Ballare, & assegnare la varietà de i Balli gravi, Balletti, del Ballo della Gagliar da, delle Cascarde, del Passo mezzo, di Tordiglione, di Pavaniglia, & del Canario, sarebbe stata cosa grata à qualunque persona, che di ciò fosse desiderosa; per questo hò voluto fare, si come fà l'Orsa, che nel partorire ella fà un pezzo di carne, cosa che non fanno gli altri ani mali rationali, & irrationali; onde con tanto leccarlo con la lingua, & asciuccarlo con i peli delle mani, dove era mostro, & imperfetto, lo reduce à perfettione: Tal'hò fatto io, con l'immitare, & disruggi- nare il mio ingegno, & studiare notte, e giorno, dove che la prima mia opera, che tant'anni sono hò messa à luce, l'hò corretta con Regola terminata, & con vera Theorica, si come in quest'altra mia chiara- mente ve lo dimostro, che dove quella era imperfetta, hoggi questa l'hò ridotta à vera perfettione. Per tanto mi sono affaticato à da- re in luce il presente volume, più tosto per compiacimento, & servi- tio di quelle, che per desiderio, ch'io n'haveßi di conseguirne alcuna gloria. Godinlo hora, & se ne vagliano quei spirti più Nobili, a' qua li fia più aggradito; ch'io da loro maggior contento non potrò riceve- re, che l'udire essi dalle mie fatiche haverne qualche buon ammae- stramento, & dilettevole recreatione ritratta. Però, col deside rare ch'ogn'animo Nobile, & Illustre se ne faccia possessore, resto pre- gandovi da Nostro Signore Dio ogni contento. ---------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------