ALLI SER.MI SIG.RI DON RANUCCIO FARNESE, ET D. MARGARITA ALDOBRANDINA, DUCA, ET DUCHESSA di Parma, e di Piacenza, &c. DOVENDO io stampar questo Libro, scritto secondo il dono da DIO concedutomi, nel quale hò posto quanto mai hò saputo della mia professione, sarei stato in gran dubbio della dedicatione, e della protettione, à cui io lo dovessi appoggiare, se alla Ser.ma Casa Farnese (prima, e più riguardevole frà le Romane) io non fosse antico, e divotissimo servitore, come altresi son favorito, & honorato di gratie, e d'honori particolari dall'Ill.ma Casa Aldobrandina (nell'una, e nell'altra sua grandezza, & specialmente in questo Gloriosissimo Pontificato di Papa CLEMENTE VIII.) si che ben mi potevo io promettere d'Esse la dipendenza d'ogni favore, che io sapessi desiderare à queste fatiche mie. Ma DIO benedetto, frà tante cose, con che hà voluto consolare il Mondo, sono state le felicissime Nozze dell'AA. VV. Ser.me onde hà levato à me ogni velo di dubitatione, e congiunto quel che era diviso, e m'hà dato ombra sicurissima sotto due Padroni, & salda protettione sotto due suggetti cosi Grandi, anzi i Primi, & i Maggiori che hoggi vivano in questo secolo, risguardando la mia ardentissima di votione verso Loto. Esce dunque questa mia Opera al Mondo, donata, e consacrata all'AA. VV. Ser.me in consideratione ancora particolare del suo Titolo, che chiamandosi NOBILTA DI DAME, mi par di dare un raro essempio à questa età, della qualità che se le converrebbe; tanto più vedendosi posti nella prima faccia i felicissimi nomi dell'AA. VV. Serenissime, Grandissime, e Fortunatissime, che l'Onnipotente IDDIO mantenga tali per lunghissimi anni, & me suo humiliss. SER.re Loro, nella buona gratia di Quelle, alle quali con ogni dovuta riverenza bascio le mani. Di Venetia, a' 25. di Novembre, M DC. Dell'AA. VV. Ser.me Humiliss. e Divotiss. Ser.re Fabritio Caroso da Sermoneta.