ALLI LETTORI. TVTTI le cose rare, ancor che minime sieno: dirò di quel le che l'huom si poco conto tie- ne, come sarebbe adir di que- sta della Gagliarda mia; laqual per mostrar à ciascun Nobilis simo spirito quant'ella sia vtile è degna: Non ho curato spender tutto'l tempo dell'eta mia in darci opera: laqual da principio mi parue facile, è di po- ca fatica, ma poi seguendo & esercitandomi in es sa l'ho trouata dificilißima, & il frutto che ne ho cauato è stata la dilettation grande, il piacer che ne ho preso, con hauer cõpiaciuto ad altri somma- mente, qual m'ha dato laude appresso di Principi, è gran Signori, e benefitio, vtilita, da ciascuno ho riceuuto ingratitudin sarebbe stata la mia che &qtilde;- ste mutanze che ho fatte stampare, sopra il Bal- lo della Gagliarda, che in essa si richiedeno, Non vn n'hauesse voluto far parte, dandouene larghis sima copia, & per hauer gia detto nella dedicatiõ fatta all'Istustriß. et Eccellentiß. Principe di Fio r&etilde;za quãto importi il saper ben ballar, questo bal lo, Virecordarò sol; ch'à ciascun'gentil'huomo, à ciascuna persona, li sia veramente ornam&etilde;to al'al tre virtù sue, è necessario; Non è in vso in tutti, i paesi e luochi del modo doue si fan conuiti, so che la maggior parte delli intretenimenti che si fanno ---------------------------------------------------------------------- il ballar, de la Gagliarda si costuma assai, ne signora: ò gentil'donna che sia è chi non sen'diletti, ò non balli. Quelli che ballar non sanno inuitati da donne e ancor donne inuitate da huomini, quanto in quel punto pa- garien sapere che grãdißima satisfation saria la loro, che di tutte l'eta si puo imparare è se insegna. Ne gia mai nissun si scorda quel che impara di questa profes- sione vna sol volta; Apprezate adunque l'opera che vi sera maestra al desiderio chauerete di saper ballare & ogn'ãno agiugnero di belle fantasie nuoue mutan- ze à queste, che hor cortesemente e humilmente vi do no con sempre esser vostrißimo.