Il modo, che hanno da tenere i Cavalieri quando vanno à festini. AVERTIMENTO II. D. DI GRATIA S. Maestro vi prego m'insegnate il modo, che il Cavaliere dee tenere ritrovandosi à feste. M. Sì farò, se havrai patienza. Ti dico adunque, che nell'andare à i festini, sono alcuni Cavalieri, che portano i guanti calzati tanto stretti, che essendo invitati dalle Dame, nel voler andare à pigliar la mano, stanno più di un'Ave Maria à cavarselo, & non potendo con la mano, vi adoprano anco i denti; & alle volte in far quell'atto, s'è visto ad alcuno cascarle la Cappa, ò Ferraiolo, oltre che poco honore fà à quella Dama che l'invita, che la fà aspettare tanto tempo. Però fia bene à portar i guanti più tosto larghetti, che tanto stretti, che alle volte hò visto che in voler cavarselo co i denti, gli è rimasto un dito del medesimo guanto in bocca, & in questo atto, tutti coloro che erano al festino se ne risero. D. Resta à U.S. altro d'avertirmi? M. Ben sai; onde ti dico, che ci sono alcuni altri, li quali ballando Balli gravi, ò passeggiando con la Dama, pigliano il lembo della Cappa con la man sinistra, e sel mettono sù la spalla sinistra, & l'altro lasciano pender giù tanto, che se lo strascinano per terra, il qual modo di far'è goffo, & stà male, perche alle Dame è lecito portare alle veste loro lo strascino, ò la coda, che vogliam dire, ma non già a' Cavalier ciò si conviene. Ci sono ancora altri, li quali, ballando pure, la portano à più sconcio modo, conciosia cosa, che dentro vi si cin gono in guisa, che paiono fasciati, la qual cosa fà due cattivi effetti; l'uno è, che vengono à coprir la guardia della Spada; & l'altro è, che la Spada resta impedita sì, che s'accadesse lor di seruirsene, non potrebbono, & correrebbono pericolo della vita, ch'è maniera brutta, & pericolosa. Però ti esorto à portar la Cappa tua, ò qual si voglia mantello, col qual tu ti copri, nel modo, che di sopra t'hò mostrato, & che schivi sempre questi atti brutti, come che dispiacciono ad ogn'uno, & da tutta la brigata verresti beffato.