DIALOGO CHE FA IL DISCEPOLO COL MAESTRO. Come, & con che Regola debbon sapersi i nomi de movimenti: & perche ragione si chiamano cosi, & come si vogliono fare. D. DITE MI di gratia Sig. Maestro, s'io volessi hora far'un Ballo, qual principio, & qual moto hò da fare? & con che Regola? M. H'ai da sapere, caro il mio Discepolo, ch'il principio, e il moto d'alzar il braccio destro questo è il primo moto: il secondo pigliar con la stessa mano la berretta, ò il cappello, che harai in testa gentilmente per l'orlo, ò giro; & poi questo fatto, stenderai il braccio col tener la predetta berretta, ò cappello volto alla coscia destra; si come ti dirò nella regola dove si tratta del cavar la berretta. D. Questo cavar di berretta, ò cappello, che significa egli? & per qual ragione si cava egli più con la man destra, che con la man sinistra? dicamelo di gratia. M. Il cavarsi la berretta, od il cappello, figliuolo, mio, sappi, che non significa altro, che honorare quella persona, la quale hai animo di honorare, & questo è l'honor che le si fà, atteso che se le scopre la più degna, & la più nobil parte che habbia l'huomo, & per questo deve esser cavata con la man destra, perche è più atta d'apprendere, & pigliar ogni qualunque cosa, atteso ch'ella è più degna, & più nobile della man sinistra.